Il Gruppo IFI è convinto che l’etica nella conduzione degli affari favorisca il successo di ogni attività lavorativa, contribuendo a diffondere un’impronta di affidabilità, correttezza e trasparenza elle attività poste in essere per l’ottenimento degli obbiettivi. Per questo la IFI ritiene necessario richiamare i propri clienti, fornitori, dipendenti e tutte le entità con cui essa collabora all’osservanza dei fondamentali principi di correttezza, in modo da creare una cultura comune all’interno del Gruppo.
Per queste ragioni la IFI, nel rispetto dei principi etici aziendali, vuole ottemperare alla normativa prevista in materia di responsabilità degli Enti di cui al D.Lgs.n.231/2001, utili per perseguire correttamente ed efficientemente gli obiettivi aziendali nel mercato in cui è collocata e compete.
Breve descrizione del Modello Organizzativo 231
Principi generali
Il Decreto Legislativo 8 giugno 2001 n.231 “Disciplina della responsabilità amministrativa delle persone giuridiche, delle società e delle associazioni anche prive di personalità giuridica”, ha introdotto nell’ordinamento giuridico italiano un sistema di responsabilità amministrativa dell’azienda per taluni reati commessi da amministratori, dirigenti e dipendenti, nell’interesse o a vantaggio dell’azienda stessa.
La responsabilità aziendale può essere esclusa se l’Azienda dimostra di aver adottato ed efficacemente attuato un Modello di Organizzazione, gestione e controllo idoneo a prevenire la realizzazione degli illeciti penali considerati, con protocolli specifici per l’attuazione delle decisioni.
Adozione del Modello Organizzativo
Dal 2020 la IFI srl ha adottato un proprio Modello Organizzativo, con lo scopo di costruire un sistema di gestione e controllo strutturato e organico, di linee guida, procedure, processi, caratterizzati da criteri di efficienza, praticabilità e funzionalità, con l’obiettivo di prevenire la commissione dei reati previsti dal Decreto.
Il Decreto prevede l’esclusione delle responsabilità da parte della Società qualora dimostri:
- che il Consiglio di Amministrazione ha adottato ed attuato efficacemente, prima della commissione di un reato, un Modello idoneo alla loro prevenzione;
- di aver nominato un Organismo di Vigilanza con poteri autonomi di iniziativa e di controllo per vigilare sulla sua attuazione;
- che il reato è stato commesso eludendo fraudolentemente il Modello;
- che non vi sia stato insufficiente controllo da parte dell’Organismo di Vigilanza.
Organismo di Vigilanza
Secondo quanto previsto dal D.Lgs. 231/01, hanno nominato un Organismo di Vigilanza, dotato di piena autonomia, con compiti di iniziativa e di controllo, per vigilare sull’osservanza delle prescrizioni del Modello Organizzativo, verificare la loro reale efficacia e valutare la necessità di aggiornamenti.